Cominceranno la sera del 23 agosto con l’arrivo del Fuoco del Morrone le celebrazioni per la Perdonanza Celestiniana. Il fuoco partirà il 16 agosto dall’Eremo di Sant’Onofrio (Sulmona) e per una settimana toccherà le località che si trovano lungo l’itinerario che nel 1294 è stato percorso da Pietro Angelerio per arrivare all’Aquila e ricevere l’investitura a Pontefice, dopo l’elezione avvenuta nel Conclave di Perugia, il 5 luglio di quell’anno. L’organizzazione è del Movimento Celestiniano. La fiaccola sarà consegnata nelle mani del sindaco de L’Aquila, Pierluigi Biondi, che la utilizzerà per accendere il tripode della pace, dando il via alle celebrazioni della Perdonanza.
Il 28 agosto sarà la giornata centrale della Perdonanza celestiniana, con l’apertura della Porta Santa della basilica di Collemaggio nel secondo pomeriggio da parte del card. Enrico Feroci e, di conseguenza, l’inizio del Giubileo Aquilano. Solennità che seguirà il corteo della Bolla e la Santa Messa Stazionale.
La Porta Santa sarà chiusa la sera successiva, 29 agosto, intorno alle 20, dall’arcivescovo dell’Aquila, card. Giuseppe Petrocchi, e dal sindaco Pierluigi Biondi, per segnare la conclusione dell’indulgenza plenaria per quest’anno. Tra il 28 e il 29, inoltre, il Comitato sta lavorando per ottenere anche quest’anno di esporre la Bolla del Perdono in basilica. Al centro dell’evento celestiniano di quest’anno “c’è il tema della formazione”. “Non è un caso che le figure principali del corteo storico del 28 agosto siano tre persone legate al mondo dell’istruzione – spiega il sindaco -. Con questa scelta abbracciamo le famiglie, tutti i bambini e i ragazzi che sono stati costretti a fare lezione davanti a un computer, il corpo docente e non docente che ha dovuto confrontarsi con un modo nuovo e anomalo di formare, chi ha dovuto rinunciare ai riti della giovane età: dalle gite ai 100 giorni, fino alla socialità della vita d’ateneo”.