“È deflazione sui prezzi della frutta che fanno registrare una riduzione del 4,9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno in un’estate segnata da eventi estremi, con i raccolti distrutti dal caldo torrido”. Lo afferma Coldiretti sulla base dei dati definitivi diffusi oggi dall’Istat relativi all’inflazione nel mese di luglio 2021.
“La produzione italiana di frutta estiva – sottolinea l’associazione – è stata dunque duramente compromessa con danni stimati complessivamente vicino al miliardo di euro per effetto dei cambiamenti climatici, proprio in un momento in cui pesche, nettarine, meloni ed angurie aiutano a combattere l’afa, a idratarsi e a fare il pieno naturale di vitamine in una estate segnata da temperature record che spingono all’acquisto di questi alimenti indispensabili per la salute”. “In queste condizioni per ottimizzare la spesa e non cadere negli inganni il consiglio della Coldiretti – prosegue la nota – è quello di verificare la provenienza italiana, acquistare prodotti locali che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati di Campagna Amica e non cercare per forza il frutto perfetto perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali”.