Gli indicatori anticipatori compositi dell’Ocse (Cli), progettati per cercare di anticipare i punti di svolta dell’attività economica rispetto al trend, “mostrano segnali di moderazione del ritmo di crescita a livelli superiori al trend nell’area Ocse nel suo complesso e nella maggior parte delle principali economie”. È quanto afferma oggi l’Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico.
“Gli ultimi Cli – viene spiegato – indicano segnali di moderazione del ritmo di crescita al di sopra del livello di tendenza negli Stati Uniti, in Giappone e in Canada. Indicazioni simili sono emerse nel Regno Unito e nell’area euro nel suo complesso, incluse Germania e Italia. Anche in Francia si registrano segnali di moderazione del ritmo di crescita, con il Cli ancora al di sotto del trend”. Tenendo conto che 100 rappresenta il trend, l’Italia passa da 101,58 di giugno 2021 a 101,91 a luglio; l’area euro da 100,6 a 100,84, i Paesi Ocse da 100,69 a 100,83.
Per le principali economie dei mercati emergenti gli indicatori prospettano “sviluppi divergenti”. Continua la crescita costante in Cina (settore industriale) e continua la crescita stabile in India, mentre in Brasile il Cli continua a indicare un rallentamento della crescita. In Russia sono emersi segnali di rallentamento del ritmo di crescita.
Secondo l’Ocse, “nonostante la graduale revoca delle misure di contenimento del Covid-19 in alcuni Paesi e il progresso delle campagne di vaccinazione, le incertezze persistenti potrebbero comportare fluttuazioni più elevate del solito nel Cli e nelle sue componenti. Pertanto, i Cli – viene precisato – dovrebbero essere interpretati con attenzione e la loro entità dovrebbe essere considerata come un’indicazione della forza del segnale piuttosto che come una misura del grado di crescita dell’attività economica”.