Esattamente come otto anni fa, quando le feste di san Lorenzo segnarono l’inizio del ministero episcopale del vescovo Rodolfo Cetoloni, così le celebrazioni laurenziane 2021 hanno segnato l’inizio del ministero del vescovo Giovanni Roncari. La Chiesa di Grosseto ha accolto il suo nuovo vescovo ieri pomeriggio, vigilia di San Lorenzo, patrono della città e della diocesi. È stata una festa di popolo, seppure condizionata dai limiti imposti dal Covid, che ha costretto a rendere la cattedrale accessibile soltanto ai concelebranti, alle autorità e a una rappresentanza di fedeli laici, mentre in piazza Dante – in un’ideale continuità con l’interno – sono stati accolti quanti hanno desiderato essere presenti alla celebrazione. Mons. Roncari è il 62° vescovo di Grosseto, da quando la sede vescovile fu traslata – il 9 aprile 1138 da Papa Innocenzo II – dalla diruta Roselle all’attuale capoluogo.
Alle 16, accompagnato da don Luca Caprini, vicario generale della diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello di cui resta vescovo, il presule è arrivato a Roselle. Ad accoglierlo, all’ingresso della parrocchia eretta nel 1938 dal vescovo Galeazzi nell’800° anniversario della traslazione della sede vescovile da Roselle a Grosseto, c’erano il predecessore, il vescovo Rodolfo Cetoloni, il vicario generale della diocesi di Grosseto, don Paolo Gentili; alcuni canonici del Capitolo della cattedrale e una rappresentanza di fedeli. Seconda tappa in ospedale, dove ha visitato i bambini ricoverati nel reparto di pediatria. Per la terza tappa di avvicinamento alla cattedrale, il vescovo ha sostato presso la casa circondariale di via Saffi, nel cuore del centro cittadino. Poco prima delle 18 il corteo di auto è giunto a Porta Corsica, ingresso al centro della città racchiuso dentro le Mura Medicee. Mons. Roncari è stato accolto e salutato dai canonici del Capitolo, con i quali si è incamminato verso piazza Duomo. Mons. Franco Cencioni, proposto del Capitolo della cattedrale, nel suo indirizzo di saluto, ha posto l’accento sui tratti di storia che già hanno intrecciato la vita della diocesi di Grosseto e di quella di Sovana-Pitigliano prima, Pitigliano-Sovana-Orbetello oggi. A partire dall’unione in persona episcopi tra il 1924 e il 1932. Terminato questo momento, il vescovo, sulla soglia del portale d’ingresso della cattedrale ha ricevuto dal proposto del Capitolo il Crocifisso, per baciarlo in segno di venerazione. Ha poi asperso con l’acqua benedetta i presenti e processionalmente si è diretto – nel Duomo ancora vuoto – verso la cappella del Santissimo Sacramento per un breve momento di adorazione. Mons. Roncari si è recato nel vicino palazzo vescovile dove ha indossato le vesti liturgiche e da dove è partita la processione introitale dei vescovi. Contemporaneamente, dal palazzo del Capitolo è partita la processione del clero. Giunti in piazza Duomo, all’altezza del Municipio, le due processioni si sono fuse in una unica per l’ingresso solenne in cattedrale.