La parrocchia di “Santa Veronica Giuliani” in Mercatello sul Metauro insieme con tutta l’arcidiocesi di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado celebra la patrona santa Veronica. Stasera, alle ore 21, sarà celebrata la santa messa pontificale in piazza Garibaldi di Mercatello dall’arcivescovo, mons. Giovanni Tani.
“Santa Veronica da ragazza – ha detto l’arcivescovo – ha praticato l’arte della spada, ma quel che più conta è che l’immagine della spada appare molto spesso nelle visioni mistiche della Santa con vari significati, che riguardano il cammino spirituale del cristiano e la lotta contro il male. In questo senso religioso e spirituale viene presentata come esempio e patrona degli sportivi della scherma”.
Nacque a Mercatello, nel Ducato di Urbino, ultima figlia di Francesco Giuliani e Benedetta Mancini. La madre morì quando lei aveva solo sette anni.
Entrò nell’ordine delle Clarisse cappuccine nel 1677 a 17 anni, cambiando il nome da Orsola a Veronica per ricordare la Passione di Gesù. Nel 1716 diventò badessa del monastero di Città di Castello.
Scrisse un diario, “Il tesoro nascosto”, pubblicato postumo, nel quale racconta la propria esperienza mistica. È un’opera di 22 libri in cui racconta la sua partecipazione alla duplice natura umana e divina di Gesù, ai Suoi doni dello Spirito Santo e della Passione terrena: ricezione delle cinque stigmate da Gesù, il dialogo quotidiano con due angeli custodi e con la Vergine Maria, le visioni delle anime e dei demoni, dei loro dolori nell’Inferno diviso in sette livelli.
“È considerata fra le più importanti contemplative-penitenti che il mondo occidentale abbia avuto. Il suo modello fu la spiritualità francescana, intesa come meditazione della passione di Cristo e offerta riparatoria per i peccati degli uomini – ricorda una nota della diocesi -. Il suo corpo è venerato sotto l’altare maggiore della chiesa delle Cappuccine in Città di Castello. Pio VII la beatificò il 18 giugno 1804 e Gregorio XVI la canonizzò il 26 giugno 1839”.