Dopo il dibattito di ieri sulla situazione dei cittadini Lgbtiq in Ungheria, i deputati voteranno oggi a Strasburgo una risoluzione sul tema: i risultati saranno annunciati nel pomeriggio avanzato. La bozza di testo “condanna con la massima fermezza” la legislazione anti-Lgbtiq recentemente adottata a Budapest, denuncia lo “smantellamento della democrazia e dello stato di diritto” in Ungheria e invita la Commissione e gli Stati membri a intraprendere un’azione legale urgente. In mattinata, il Parlamento svolge dibattiti urgenti sul caso di Ahmadreza Djalali in Iran, su Hong Kong, in particolare il caso dell’Apple Daily, e sulla pena di morte in Arabia Saudita, in particolare sui casi di Mustafa Hashem al-Darwish e Abdullah al -Howaiti. Le deliberazioni saranno poste in votazione alle 13.45, con l’annuncio dei risultati nel pomeriggio. L’emiciclo terrà quindi un dibattito sulla situazione dell’aviazione in Europa, settore pesantemente segnato dagli stop e restrizioni legati alla pandemia Covid. In un dibattito con il commissario Vălean, il Parlamento discuterà le modalità per accelerare la transizione verso un sistema di ricerca non basato sull’uso di animali.
Nelle votazioni di ieri il Parlamento ha fra l’altro dato l’ok al Fondo per l’asilo, la migrazione e l’integrazione 2021-2027, del valore di 9,88 miliardi di euro, che ha l’obiettivo di “rafforzare la politica comune di asilo, sviluppare la migrazione legale in linea con le esigenze degli Stati membri, sostenere l’integrazione dei cittadini dei paesi terzi e contribuire alla lotta contro la migrazione irregolare”. Su richiesta del Parlamento, il fondo dovrebbe servire anche a convincere gli Stati membri a condividere più equamente la responsabilità di ospitare rifugiati e richiedenti asilo in tutta l’Ue.
La relatrice, l’eurodeputata slovena Tanja Fajon, ha dichiarato: “Affinché la solidarietà sia al centro della politica europea di migrazione e asilo, abbiamo bisogno di risorse aggiuntive per sostenerla. Questa decisione garantisce che l’Ue stia investendo non solo nel rafforzamento dei sistemi di asilo, ma anche nell’equa condivisione delle pressioni migratorie tra gli Stati membri”. “Per quanto riguarda la gestione delle frontiere, in futuro le frontiere dell’Ue dovranno essere efficienti, digitali, umane e sicure”. I Regolamenti che istituiscono i due Fondi entreranno in vigore il giorno successivo alla pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea e si applicheranno retroattivamente dal 1° gennaio 2021.