L’Unicef ha firmato un accordo con Janssen Pharmaceutica NV per fornire fino a 220 milioni di dosi del vaccino anti-Covid monodose J&J per tutti i 55 Stati Membri dell’Unione Africana entro la fine del 2022. Circa 35 milioni di dosi saranno distribuite entro quest’anno. Ne dà notizia il Fondo per l’infanzia delle Nazioni Unite spiegando che l’intesa “aiuterà a implementare l’Impegno di acquisto preventivo firmato tra la l’African Vaccine Acquisition Trust (Avat) e la Janssen a marzo di quest’anno. L’accordo assicura l’opzione di ordinare ulteriori 180 milioni di dosi, portando a un totale massimo di 400 milioni di dosi entro il 2022”.
“I Paesi africani devono avere un accesso economico ed equo ai vaccini contro il Covid-19, prima possibile”, ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, secondo cui “l’accesso al vaccino non è stato equo e giusto, con meno dell’1% della popolazione del continente africano attualmente vaccinata contro il Covid-19. Così non si può continuare”. “L’Unicef, con la sua lunga storia di distribuzione di vaccini in tutto il mondo, sta supportando gli sforzi di vaccinazione globale contro il Covid-19 attraverso Avat, Covax e altri canali per massimizzare scorte e accesso ai vaccini”, ha proseguito Fore, convinta che “vaccinare il mondo contro il Covid-19, mentre il virus continua a diffondersi e mutare, è una delle più grandi e complesse imprese sanitarie collettive che il mondo abbia mai visto e abbiamo bisogno dell’aiuto di tutti”.
L’accordo con Janssen arriva mentre il continente africano affronta il più forte aumento di casi di Covid-19 registrato finora e le sfide di fornitura del vaccino hanno lasciato molti Paesi con grandi popolazioni non vaccinate. Oltre a questa partnership, l’Unicef è anche un partner di implementazione chiave per la Covax Facility, guidata da Gavi, Oms e Cepi. Sotto questa iniziativa, l’Unicef ha contribuito a distribuire più di 100 milioni di dosi in 135 Paesi. “Nella corsa per sconfiggere questo virus, l’equità – ha ammonito Fore – non è una cosa ‘bella da avere’, è una necessità assoluta. Questa pandemia è costata a tutti qualcosa, ad alcuni tutto. Solo insieme possiamo mettere fine alla sofferenza”.