Madre Francesca Saverio Cabrini è stata un esempio per “camminare insieme verso un noi sempre più grande”: lo dice il presidente della Fondazione Migrantes, mons. Gian Carlo Perego, in occasione del 75° anniversario della sua canonizzazione avvenuta il 7 luglio 1946. Il presule ha ricordato – come riporta www.migrantesonline.it – la sua figura durante il corso di pastorale migratoria promosso dalla Fondazione Migrantes a Roma, evidenziando come la religiosa, a cavallo dell’Ottocento e del Novecento, lasciò S. Angelo lodigiano per seguire gli emigranti italiani, che andavano negli Stati Uniti d’America – oltre 1 milione negli ultimi vent’anni dell’Ottocento- , e occuparsi in particolare delle donne e dei minori. “Siamo vicini come Fondazione Migrantes alle Figlie del Sacro Cuore e alla diocesi di Lodi in occasione delle celebrazioni di questo 75° anniversario della canonizzazione di madre Cabrini, affidando all’intercessione della madre dei migranti, che ha attraversato l’oceano numerose volte – ‘fra un’onda e l’altra’, come ella scrive (28 aprile 1890) – , animata da una straordinaria capacità di contrastare la secolarizzazione tra gli emigranti, da uno stile nuovo, popolare, di evangelizzazione in emigrazione, dalla valorizzazione della comunicazione a tutela dei diritti dei migranti e contro ogni discriminazione, per la libertà nell’amministrazione dei beni a favore dei poveri emigranti, per la fedeltà alla Chiesa. Madre Cabrini, che aveva ricevuto anche la cittadinanza statunitense nel 1909, sarà la prima Santa degli Stati Uniti d’America”, conclude mons. Perego.