Si chiama “Integrated education response for crisis-affected children in Eastern Ghouta” ed è il progetto finanziato dall’Ufficio Onu per gli affari umanitari (Unocha) in Siria e sviluppato dall’ong Avsi, con il suo partner storico Sarc (Syrian Arab Red Crescent), che ha permesso di riportare sui banchi per ricevere un’educazione “di qualità” più di 1.000 bambini in quattro scuole nella zona East Ghouta, regione vicino Damasco che fino a fine 2018 è stato un territorio di conflitto. Il progetto ha visto l’ong italiana impegnata nella “riabilitazione completa di 4 scuole distrutte, la donazione di nuovi banchi, l’installazione di bagni e rampe per bambini disabili, bagni speciali dedicati solo alle bambine, corsi di recupero pomeridiani, corsi per bambini temporaneamente fuori scuola, sessioni molto importanti per il benessere psicologico degli alunni (psychosocial support – Pss), formazione continua in Active Learning agli insegnanti e campagne di sensibilizzazione comunitaria sull’importanza della scuola e incontri genitori-insegnanti”.
Impegno che ha prodotto, dichiara Filippo Agostino responsabile progetto, “risultati eccezionali in un anno difficile a causa della pandemia da Covid19 e della crisi economica che ha colpito la Siria nell’ultimo anno portando l’80% della popolazione sotto la soglia di povertà. Grazie a questo intervento circa 1000 bambini possono andare di nuovo a scuola con dignità e decine di ragazzi sono tornati sui banchi dopo mesi di privazione a causa della crisi siriana e del Covid-19. Siamo orgogliosi di essere riusciti a sostenere più di mille bambini in una zona che sta rinascendo dopo la guerra”. Info su www.avsi.org