Attacco jihadista a Fantio e Dolbel, due località della regione di Tillabéri, nel sud-ovest del Niger. A dare la notizia oggi è la Fondazione di diritto pontificio Aiuto alla Chiesa che soffre (Acs). “I sopravvissuti all’attacco sono fuggiti nel territorio di Dori, in Burkina Faso – si legge in un comunicato della Fondazione –. Si tratta di un gruppo di donne con bambini piccoli e neonati”. Secondo quanto riferito ad Acs dai testimoni degli attentati, “i terroristi hanno attaccato i centri abitati in due occasioni, uccidendo gli uomini. A Fantio i jihadisti hanno profanato il Santissimo Sacramento gettando a terra le sacre ostie. Stessa sorte è toccata a una statua della Vergine Maria. Libri liturgici e strumenti musicali sono stati bruciati. Al termine dell’attacco la chiesa è stata data alle fiamme. Si tratta della terza parrocchia, presente in questa area del Niger, a essere abbandonata a causa di attacchi terroristici e incursioni di gruppi estremisti. I sopravvissuti agli attacchi, oltre ad attraversare il confine in direzione della diocesi burkinabé di Dori, fuggono a Niamey o nel territorio della parrocchia di Téra”. I gruppi terroristici islamisti hanno progressivamente incrementato la loro attività in Burkina Faso e Niger a partire dal 2015. Secondo il Rapporto di Acs sulla libertà religiosa nel mondo, l’area rappresenta uno dei più pericolosi focolai del jihadismo militante in Africa. Il numero degli sfollati interni in Burkina Faso è cresciuto fino a circa un milione. Acs è impegnata nel sostegno alla Chiesa cattolica in Burkina Faso attraverso l’assistenza a quanti hanno subito la violenza islamista affinché possano tornare quanto prima a una vita normale.