Africa: Aibi, ottenuta autorizzazione per gestire procedure di adozione internazionale in Ghana

Foto Calvarese/SIR

Arrivano buone notizie dall’Africa: Aibi-Amici dei bambini ha ottenuto dall’Autorità centrale locale per le adozioni – il Ministero di genere, dell’infanzia e della protezione sociale – l’autorizzazione per gestire procedure di adozione internazionale in Ghana.
Per Aibi si tratta di un “nuovo” avvio delle attività di adozione internazionale nel Paese africano. “La Commissione per le adozioni internazionali aveva già autorizzato Amici dei Bambini ad operare in Ghana nel 2011 e nel 2013 l’ente aveva portato a termine l’adozione del primo minore. Lo stesso anno le autorità locali avevano poi proclamato una moratoria di tutte le procedure di adozione, sia nazionali sia internazionali – ricorda l’associazione –. Negli ultimi anni il Ghana ha avviato un percorso importante per rafforzare il proprio sistema di protezione dei minori e fare in modo che la salvaguardia dei diritti di bambine e bambini in loco venisse sempre garantita. In particolare, nel settembre del 2016 il Paese ha ratificato la Convenzione de l’Aja n. 33 del 29 maggio 1993 sulla protezione dei minori e la cooperazione in materia di adozione internazionale. Meno di 4 mesi dopo, nel gennaio 2017, la Convenzione è entrata in vigore”.
Per potere adottare in Ghana gli aspiranti genitori adottivi devono avere un’età compresa tra 25 e 50 anni. I minori in adozione appartengono solitamente alla fascia di età 0-6 anni. Il soggiorno previsto sul Paese per la coppia è di almeno 1 mese, che sarà da dedicare all’affiatamento con il minore, al quale si dovranno aggiungere le tempistiche per presenziare all’udienza di adozione (si tratta di un iter giudiziario) e per l’espatrio.
Per quello che concerne gli adempimenti post adottivi, è necessario consegnare alle autorità locali una relazione ogni 6 mesi per i primi 2 anni dall’ingresso del minore in Italia; una relazione all’anno per i successivi 3 anni.
Ad oggi, Aibi, che opera tramite la Fondazione appositamente costituita nel rispetto della normativa locale, è l’unica organizzazione italiana ad avere ottenuto il permesso per portare a termine procedure di adozione internazionale in Ghana e ha già destinato le prime tre coppie nel Paese africano.
L’associazione in Ghana, nel rispetto del principio di sussidiarietà, offrirà aiuti umanitari e protezione ai bambini in difficoltà, sviluppando progetti di cooperazione internazionale. In particolare, entro la fine di luglio partirà il progetto approvato dalla Cai con delibera del 13 gennaio 2021 denominato “Home – Ghana, Costa d’Avorio, Sierra Leone: un network per l’accoglienza e l’educazione di minori vulnerabili”, intervento multi-country di cui Aibi coordinerà proprio le attività in Ghana. Amici dei Bambini, in linea con la strategia di de-istituzionalizzazione e di welfare del Paese, promuoverà il ritorno del minore nella famiglia di origine e la formazione delle famiglie in quanto caregiver primarie, aiutandole nella prevenzione e nella protezione dei minori da ogni forma di abuso.

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