“Il gigantesco cambiamento d’epoca nel quale siamo immersi non ci concede inappropriati raffronti né meste nostalgie verso il passato, ma la santità e la sapienza del santo napoletano donano un riferimento nella ricerca della verità e della bellezza della vita cristiana”. Lo scrive il vescovo di Teggiano-Policastro, mons. Antonio De Luca, nel suo messaggio per la memoria liturgica di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, in occasione del 150° anniversario della proclamazione a Dottore della Chiesa. “Con le missioni popolari e l’esercizio del ministero della riconciliazione, riesce a decodificare i bisogni intimi dell’animo umano, nel quale al primo posto si colloca la sete di Dio”, osserva il presule.
Nel suo messaggio, il vescovo sottolinea la proposta del Santo, cioè “la concretezza della sequela umile”, e l’importanza assegnata alla preghiera. “Sant’Alfonso riafferma l’altissimo valore della coscienza e della libertà. Pertanto, la vita cristiana non può essere ridotta a una pratica religiosa, né al rispetto scrupoloso di un codice di comportamento morale, ma la consapevole condizione di essere liberi e fedeli in Cristo”. Rivolgendo attenzione alla cura del santo per le anime ferite, infine, mons. De Luca evidenzia che “egli, pur apprezzando l’altissimo valore della legge, non trascura il peccatore, a patto che questi sia disposto ad accogliere la Grazia che salva”.