“Lo sfruttamento del lavoro è un’offesa alla dignità umana, ma lo sfruttamento dei minori è un attentato alla nostra democrazia, perché mina il futuro di un Paese civile, nega ai cittadini di domani il diritto di crescere, di studiare, di liberarsi dal bisogno. Ogni giorno, ogni ispettore del lavoro non dà nessuna tregua a chi sfrutta”. Così il direttore dell’Ispettorato nazionale del lavoro, Bruno Giordano, in occasione della Giornata mondiale contro la tratta di esseri umani che ricorre oggi.
In una nota viene evidenziato che complessivamente, nel 2020, a seguito di accertamenti, l’Ispettorato nazionale del lavoro ha assicurato la tutela di 127 minori irregolarmente occupati dei quali oltre il 40% impiegati nei servizi di alloggio e ristorazione; il 18% impiegati nelle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento; circa il 16% nel commercio all’ingrosso e al dettaglio; il 15% in altri servizi. I giovani soggetti complessivamente coinvolti nelle violazioni in materia di lavoro minorile sono risultati in prevalenza di genere femminile, ad esclusione del Sud Italia. In particolare, si è registrato un utilizzo, per tale genere, distribuito nel 72% Centro, 55% Nord Est, 52% Nord Ovest, 47% Sud.
“I numeri, la qualità e le linee delle inchieste dell’Ispettorato nazionale del lavoro – continua Giordano – dimostrano che legalità del lavoro e giustizia sociale coincidono; le competenze del personale ispettivo servono al lavoro ma anche a garantire un percorso di sostegno dei minori verso la libertà dallo sfruttamento e il diritto di accedere a qualsiasi grado di formazione scolastica, senza i quali non può esserci una democrazia matura fondata su un lavoro giusto e dignitoso”.