“Oggi venite ordinati presbiteri perché, un giorno, avete incontrato una comunità che già credeva in Gesù”. Lo ha detto il patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, nella messa celebrata oggi nella basilica della Madonna della Salute, per l’ordinazione di tre nuovi presbiteri; don Filippo Malachin, alunno del Seminario patriarcale, e due religiosi, fra Riccardo Pagot e fra Marco Regnato, della Provncia veneta dei Frati Cappuccini. “La presenza o l’assenza di vocazioni al ministero ordinato – e ad altre vocazioni – ci interroga sulla fede delle nostre comunità e sulla genuinità del loro annuncio”, ha proseguito il patriarca: “Carissimi don Filippo, fra Riccardo e fra Marco, di fronte alla Chiesa state per assumere gli impegni delle promesse sacerdotali; esse caratterizzeranno, plasmeranno e faranno crescere il vostro sacerdozio.
Con questo gesto che liberamente state per compiere vi impegnate ad aderire a ciò che vi verrà, di volta in volta, chiesto dalla Chiesa e ad andare là dove sarà necessario”. “È bello, quando si è interpellati, dire semplicemente: sì”, ha testimoniato Moraglia, che ha espresso un auspicio: “Le promesse sacerdotali siano, d’ora in poi, criterio di discernimento; ogni giorno, nel libro della vita, sappiate scrivere pagine che, rilette, vi ispirino gioia, serenità e pace. Coraggio, con la grazia di Dio tutto è possibile!”. “Il prete è a servizio della Chiesa e della gente”, ha concluso il patriarca: “Siete preti per la missione, mandati a coloro che ancora attendono il buon annuncio di Gesù”.