Il Consiglio nazionale del Terzo settore è “cresciuto nella sua dimensione pluralistica, in quanto gli enti del Terzo Settore rappresentati passano dai 42 della precedente consiliatura agli attuali 50”. Lo ha rilevato il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Andrea Orlando, intervenendo ai lavori del nuovo Consiglio nazionale del Terzo settore. Quella dell’allargamento, ha spiegato, è “una scelta condivisa dall’Amministrazione con il Forum nazionale, l’associazione maggiormente rappresentativa degli enti del Terzo settore, volta a riflettere la peculiarità della multiformità del Terzo settore italiano, che rende quest’ultimo un unicum nel variegato panorama europeo dei soggetti dell’economia sociale”.
Il ministro ha anche ricordato quanto, fin dai primi mesi del suo insediamento, l’azione del Governo sia stata caratterizzata da attenzione verso il Terzo Settore. Un’attenzione evidente sulla centralità della tematica, “ulteriormente confermata – ha sottolineato – dalla scelta di seguirla in prima persona, senza pertanto ricomprenderla nell’ambito delle materie delegate ai sottosegretari di Stato”.
Orlando ha indicato anche i prossimi impegni: “Prosegue l’azione del ministero su due cardini della riforma: l’avvio del Runts, il Registro unico nazionale del Terzo settore, e la notifica alla Commissione Ue delle disposizioni fiscali soggette a preventiva autorizzazione”. Sul tema degli istituti collaborativi, infine, Orlando ha aggiunto che il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali avvierà dopo la pausa estiva, in collaborazione con Anci, “un percorso formativo rivolto a funzionari pubblici, nel quale saranno coinvolti anche i quadri degli enti del Terzo settore, finalizzato al consolidamento su tutto il territorio nazionale della conoscenza degli strumenti collaborativi previsti nel Codice del Terzo settore”.