Ha avuto formalmente inizio lunedì 26 luglio il nuovo progetto di cooperazione internazionale co-finanziato dalla Commissione per le adozioni internazionali nella Repubblica Democratica del Congo denominato “Dal nostro cuore a quello dell’Africa”, di cui Aibi-Amici dei Bambini è l’ente coordinatore.
“L’Associazione Amici dei Bambini è presente nella Repubblica Democratica del Congo fin dal 2007 e ha portato avanti molteplici progetti soprattutto a Kinshasa, Goma, nella provincia del Nord Kivu, e in Bas Congo. L’impegno si è fatto ancor più deciso all’indomani della morte dell’ambasciatore Luca Attanasio, con il quale Aibi aveva iniziato a collaborare proficuamente. Lo stesso progetto ‘Dal nostro cuore a quello dell’Africa’ si colloca nel solco delle molteplici iniziative che stanno nascendo proprio dopo il tragico evento e delle quali Aibi stessa renderà puntualmente conto nei prossimi giorni”, spiega una nota.
Nello specifico del progetto, le attività si svolgeranno nell’arco di 18 mesi tra le città di Goma, Mbuji Mayi e Kinshasa e verranno portate avanti in partnership con il Vis, con le organizzazioni congolesi Kimbiliyo e Solidarité Pour le Développement e con gli enti autorizzati per l’adozione internazionale Cifa e Naaa. “L’obiettivo – si legge nella nota – è quello di promuovere il diritto dei minori a vivere e crescere in una famiglia, favorendo il ricorso al reinserimento familiare, all’affido e all’adozione per i minori orfani e fuori famiglia in Repubblica Democratica del Congo”.
In particolare, “beneficiari dell’iniziativa saranno 184 bambini, accolti presso il centro Don Bosco Ngangi a Goma e il Centro Don Bosco Muetu a Mbuji Mayi, e 101 bambini accolti nei centri Sodas e Fed di Goma, a cui verranno garantiti assistenza, accompagnamento psicosociale e, ove possibile, il reinserimento familiare o soluzioni di alternative family care”.
Analogamente, “a 100 minori in condizione di vulnerabilità nei quartieri di Ngaliema e Kintambo a Kinshasa verrà garantito il diritto allo studio nonché il sostegno educativo e pedagogico”.
Complessivamente, “saranno 600 i minori che frequentano la scuola primaria della Missione di St. Georges a Kinshasa che avranno la possibilità di rafforzare il proprio apprendimento grazie ad attività extra scolastiche”.
Il progetto si rivolge anche “a oltre 100 famiglie di origine e affidatarie che verranno dotate di un supporto materiale per la realizzazione di attività generatrici di reddito o che saranno destinatarie di percorsi di accompagnamento e supporto alla genitorialità”.
Infine, “sono previste numerose attività di sensibilizzazione sull’abbandono e sul diritto del minore a vivere in famiglia rivolte alle comunità e alle autorità pubbliche congolesi: la stima è di poter raggiungere con queste attività oltre 3mila persone tra società civile e rappresentanti delle istituzioni”. Il budget complessivo del progetto si aggira intorno a 700mila euro.