Caritas Libano “ha portato aiuti sul campo fin dal giorno dell’esplosione a Beirut, negli ospedali, nelle case, e continuiamo a lavorare in tutto il Libano”. Lo ha ricordato padre Michel Abboud, presidente di Caritas Libano, in collegamento on line durante il webinar organizzato oggi da Caritas internationalis, ad un anno di distanza dall’esplosione al porto di Beirut, il 4 agosto 2020. La presidenza della Conferenza episcopale italiana decise subito di stanziare 1 milione di euro dai fondi otto per mille in soccorso alle popolazioni del Libano. “Tantissimi volontari da tutte le città e i villaggi del Libano sono accorsi nella capitale per portare aiuto, lavorando ininterrottamente – ha raccontato padre Abboud – mentre la Caritas ha coinvolto almeno 150 organizzazioni della società civile. Grazie alla rete Caritas e alla diaspora libanese, che ci ha donato 100 container, abbiamo ricevuto tante donazioni che ci hanno permesso di distribuire cibo, medicine, portare aiuti sanitari, educazione, ricostruire le case, sostenere i rifugiati”. “Quando incontriamo i poveri e li ascoltiamo ringraziamo Dio per opportunità che ci ha dato di aiutarli – ha concluso -. Abbiamo visto persone che hanno perso tutto, che piangevano per i figli morti o bambini che non dormivano per lo choc psicologico. Caritas rimane a supportare tutti, questa è la nostra missione”.