“Sento il bisogno di unire la mia voce, come vescovo di questo territorio ricco di storia e di bellezze naturali, a quella dei lavoratori del nostro cantiere navale Fincantieri di Castellammare di Stabia. Le preoccupazioni, che li tengono con il fiato sospeso e che ho ascoltato dai loro rappresentanti, sono serie e fondate. Manifestano il desiderio di tenere alto il nome della città, che si è distinta per i risultati eccellenti nei tempi passati e anche nel presente”. Lo dice mons. Francesco Alfano, arcivescovo di Sorrento-Castellammare di Stabia, in merito alla manifestazione Fincantieri in programma domani, venerdì 30 luglio.
“Non potendo partecipare alla manifestazione cittadina in programma domani pomeriggio – prosegue il presule -, esprimo il mio auspicio affinché tutte le realtà coinvolte in questa decisione, così importante per il futuro della nostra amata terra, possano dialogare insieme: ci sta a cuore il bene di tutti, in particolare dei giovani ai quali dobbiamo offrire occasioni forti di riscatto e di sviluppo. Ho fiducia che, con la buona volontà delle parti e con la sensibilizzazione di tutti i cittadini, possiamo insieme scrivere una bella pagina nel libro della storia locale”.
Di qui l’invito: “Non sciupiamo le eccellenze maturate in tanti anni di sacrificio, non chiudiamo gli occhi sui numerosi problemi che ancora attendono risposte concrete e coraggiose. Diamoci una mano tutti uniti, perché non ci siano più discriminazioni tra ricchi e poveri, tra furbi e onesti, tra privilegiati e scartati: solo così contribuiremo alla costruzione di una città aperta e accogliente, come ci dimostra la storia dei nostri gloriosi cantieri navali che tanto ancora possono fare per il bene di tutti noi”.