Giornalismo: Mattarella, “centrale protezione di libertà e pluralismo. Assicurare massima attenzione a proposte Ue contro azioni ‘bavaglio’ ai media”

(Foto: Ufficio per la Stampa e la Comunicazione della Presidenza della Repubblica)

Anche “il mondo dell’informazione – in particolare quello della carta stampata” ha subito “le conseguenze della pandemia”. Lo ha ricordato questo pomeriggio nei giardini del Quirinale il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel corso della cerimonia di consegna del Ventaglio da parte dell’Associazione stampa parlamentare.
“Gli effetti di questa – ha proseguito il Capo dello Stato – si sono aggiunti a fenomeni già in corso che producono fratture dei nostri modelli di sviluppo e di convivenza, sfidandoci a un loro ripensamento complessivo. Questa capacità di lettura dei tempi nuovi e del bisogno di adeguamento rappresenta un impegno essenziale per le democrazie”. Per Mattarella, “un ripensamento di modello non può prescindere dalla riaffermazione dei fondamentali diritti di libertà che sono il perno della nostra Costituzione e dell’Unione europea”. “Prendo a prestito, in proposito, le parole della risoluzione che il Parlamento europeo ha dedicato alla relazione della Commissione sullo Stato di diritto, in cui viene definita centrale ‘la protezione della libertà e del pluralismo dei media” e “la sicurezza dei giornalisti’”, ha aggiunto il presidente, secondo il quale “va assicurata la massima attenzione alla proposta annunciata dalla Commissione Europea di un provvedimento normativo per la libertà dei mezzi di espressione, così come l’annuncio della presentazione, il prossimo autunno, di una Direttiva per la protezione dei giornalisti contro le azioni ‘bavaglio’ dirette a far tacere, o a scoraggiare, le voci dei media”. “Alla cornice di sicurezza entro cui devono poter operare i giornalisti, in virtù della loro specifica funzione, si aggiunge l’esigenza di agire affinché il processo di ristrutturazione e di riorganizzazione del comparto industriale dei media non veda indebolirsi il loro contributo alla vita democratica del Paese”, ha continuato Mattarella, secondo cui “garantire rigore e autonomia significa prendere atto che ai giornalisti iscritti all’Ordine e, dunque, chiamati a svolgere un’attività racchiusa nell’ambito di specifiche regole deontologiche, vanno applicate quanto meno garanzie eguali alle altre categorie di lavoratori, a partire dall’ambito previdenziale, nel quale è ragionevole che valga, per la prestazione pensionistica, la garanzia pubblica assicurata a tutti i lavoratori dipendenti”. “Lo stesso criterio – ha precisato – è bene che trovi applicazione in materia di ammortizzatori sociali, destinati ad affrontare crisi aziendali per superarle e anche per accompagnare la trasformazione dei supporti tecnologici che assicurano la circolazione delle notizie”.
E dopo aver definito “importante e significativo” l’intervento della Corte Costituzionale in materia, il Capo dello Stato ha auspicato “che il Parlamento saprà completare il necessario percorso di riforma, assicurando che non si possa mettere il bavaglio alla ricerca della verità e sapendo bilanciare correttamente questo valore con la tutela della reputazione e della dignità delle persone”.

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