Un naufragio al largo di Khums, in Libia, avrebbe provocato almeno 57 morti, 18 i sopravvissuti, 20 donne e 2 neonati tra i dispersi. Ne dà notizia l’Oim (Organizzazione internazionale delle migrazioni), che sta raccogliendo i dettagli dal suo staff in Libia e continua a dare aggiornamenti sulla tragica notizia via Twitter. Partiti alle 11 di domenica sera, dopo 2 ore il gommone si è fermato e poi ha cominciato a sgonfiarsi, la gente è caduta in acqua per il panico a bordo. Con questo naufragio la stima dei morti nel Mediterraneo Centrale si avvicina a quasi mille (oltre 980) nel 2021. L’anno scorso a fine luglio erano 272. 18mila intercettati e riportati in Libia e a rischio di violenze e abusi “Non bisogna più esitare e fare di tutto per rafforzare il sistema di pattugliamento in mare. Da subito”, afferma il portavoce dell’Oim Flavio Di Giacomo. Che aggiunge: “C’è bisogno di più navi europee in mare: la presenza della Geo Barents (la nave di Medici senza frontiere, ndr) è una buona notizia”.
980 morti nel Med Centrale nel 2021.18mila intercettati e riportati in Libia e a rischio di violenze e abusi
C’è bisogno di + navi europee in mare:la presenza della #GeoBarents è una buona notizia
(Inoltre,ricordiamo che la falsa teoria del pull factor é stata smentita dai fatti) https://t.co/ebDP8q0TMj— Flavio Di Giacomo (@fladig) July 27, 2021