Corea: contratto telefonico questa mattina alle 10 tra funzionari Nord e Sud dopo 13 mesi di gelo

(Foto ANSA/SIR)

La Corea del Nord e la Corea del Sud hanno annunciato questa mattina a sorpresa la ripresa delle relazioni e il ripristino delle comunicazioni transfrontaliere che erano state interrotte più di un anno fa. Secondo il ministero dell’Unificazione della Corea del Sud, i funzionari dei due paesi  hanno effettuato il primo contatto telefonico alle 10 del mattino di oggi.  Il Nord aveva interrotto unilateralmente tutti i collegamenti ufficiali di comunicazione militare e politica, 13 mesi fa, nel giugno dello scorso anno per protestare contro il lancio di volantini propagandistici in territorio nordcoreano – tramite palloni aerostatici – ad opera di gruppi di dissidenti rifugiatisi da tempo in Corea del Sud. La tensione tra i due paesi aveva poi toccato il suo punto massimo, dopo che la Corea del Nord, sempre nel mese di giugno 2020, ha fatto saltare con un’esplosione l’ufficio di collegamento con la Corea del Sud a Kaesong. A sorpresa, questa mattina, la Casa Blu, l’ufficio presidenziale sud-coreano, citata dall’agenzia di stampa Yonhap, ha annunciato che le due parti hanno deciso di ripristinare tutte le linee di comunicazione a partire dalle 10 del 27 luglio. Sempre secondo quanto fa sapere la nota dell’ufficio presidenziale sud-coreano, il leader nordcoreano Kim Jong-un e il presidente sudcoreano Moon Jae-in si sono scambiati lettere personali da aprile con l’obiettivo di migliorare i legami, ed hanno concordato di ripristinare le comunicazioni come primo passo. Al presidente Moon è attribuita la mediazione del primo vertice in assoluto tra la Corea del Nord e un presidente degli Stati Uniti in carica a Singapore nel giugno 2018. Ma Pyongyang ha in gran parte interrotto i contatti con Seoul in seguito al fallimento di un secondo vertice tra Kim e l’allora presidente degli Stati Uniti Donald Trump ad Hanoi che ha bloccato i colloqui sul nucleare. Da quando il presidente Joe Biden è entrato in carica, Pyongyang e Washington hanno adottato un atteggiamento attendista dopo tre vertici avvenuti nell’era Trump che non hanno però mai portato a nessun accordo sullo smantellamento dell’arsenale nucleare del Nord.

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