Algeria: Porte Aperte onlus, “tre chiese poste sotto sequestro dalle autorità”

“Il 7 luglio scorso, altre tre chiese algerine sono state definitivamente chiuse dopo un’ordinanza emessa da un tribunale locale. Con questa ultima operazione del governo, sale a 16 il numero delle chiese poste sotto sequestro in diverse zone del Paese”. Lo denuncia oggi Porte Aperte onlus. “Le tre chiese interessate fanno parte della Chiesa protestante d’Algeria, federazione di Chiese protestanti ufficialmente riconosciuta dal governo, e si trovano nelle città di Orano, Ain el Turk e El Ayaida. I sigilli sono stati posti dopo un’ordinanza emessa il 4 giugno scorso dal tribunale di Orano, città situata a 415 km a ovest di Algeri” , ricorda Porte Aperte, che aggiunge: “Le autorità algerine avevano iniziato a lavorare per giungere a tale conclusione già da novembre 2017, ponendo l’obbligo, per ogni luogo di culto non musulmano, di effettuare una procedura speciale per ottenere i permessi di operare. Nonostante avessero avviato da tempo tale richiesta, le 3 chiese in questione non avevano mai ricevuto risposta”.
Di fronte alla forte politica di chiusura nei confronti delle chiese algerine, “molti cristiani locali stanno mostrando coraggio e una ferma fede in Gesù”.
“Dio sta aiutando la Chiesa algerina a vincere la paura. Attraverso questa stagione di restrizioni, abbiamo l’opportunità di testimoniare della nostra fede all’interno delle stazioni di polizia, dei tribunali e di molti altri luoghi… Senza nasconderci! Certo, questo comporta dei rischi, ma Dio è all’opera!”, ha affermato un pastore locale, aggiungendo quanto sia necessario per i cristiani algerini “mettersi in ginocchio, pregare, digiunare e chiedere a Dio protezione ogni giorno”.
In Algeria, Paese alla posizione n. 24 della World Watch List di Porte Aperte, una serie di leggi che regolamentano il culto non musulmano proibisce qualsiasi iniziativa possa “scuotere la fede di un musulmano” o essere utilizzata come “mezzo di seduzione con l’intenzione di convertire un musulmano a un’altra religione”.

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