La Conferenza episcopale tedesca sta lavorando da alcuni mesi a un rinnovamento della formazione dei futuri sacerdoti perché a livello nazionale viaggi su criteri comuni e con un approccio “olistico”, senza per questo erodere la responsabilità dei vescovi diocesani di decidere sullo specifico percorso formativo dei candidati e sui luoghi di formazione nelle rispettive diocesi. Di oggi la notizia che quattordici diocesi e arcidiocesi tedesche hanno deciso di collaborare più strettamente, dando vita a un percorso pastorale congiunto. I candidati al sacerdozio delle diocesi tedesche nord-orientali (Aquisgrana, Berlino, Dresden-Meißen, Erfurt, Essen, Fulda, Görlitz, Amburgo, Hildesheim, Limburg, Magdeburgo, Münster, Osnabrück e Paderborn) avranno nel loro percorso formativo elementi comuni sugli aspetti pastorali a livello inter-diocesano a Erfurt, Amburgo o Paderborn, luoghi scelti perché rispecchiano “un ampio e variegato spettro di realtà ecclesiali e sociali”. A livello diocesano, invece, i futuri sacerdoti vivranno percorsi di formazione insieme con le figure laicali (assistenti pastorali) con cui saranno chiamati a collaborare nelle comunità parrocchiali.
L’obiettivo, ha sottolineato il vescovo di Fulda Michael Gerber, che coordina il processo del Consiglio permanente per la riorganizzazione della formazione sacerdotale, è formare “personalità mature”, attraverso “percorsi vocazionali comuni con tutte le professioni pastorali”, lavorando in équipe. Per il presidente della Conferenza dei rettori dei seminari tedeschi Dirk Gärtner, “se donne e uomini fossero formati ai loro compiti pastorali insieme ai candidati all’ordinazione, allora la visione di una Chiesa definita dalla sua missione comune diventerebbe un po’ più realtà” e “gli annunciatori del Vangelo di domani potranno imparare a servire nel nome di Gesù le persone, nella diversità di ministeri e compiti che però rimandano l’uno all’altro”