Diocesi: Milano, Fondo San Giuseppe. Poco meno di un terzo dei colpiti dalla crisi non riparte. Ma prosegue la solidarietà: superati i 9 milioni di euro

“Poco meno di un terzo delle persone colpite dagli effetti del lockdown non è riuscito ad approfittare della riapertura delle attività economiche per migliorare la propria condizione e, dunque, ha ancora bisogno di sostegno”. È quanto emerge dall’ultimo report del Fondo San Giuseppe – istituito dalla diocesi di Milano – aggiornato al mese di luglio 2021. Delle 3.172 persone aiutate da marzo 2020, 943 hanno chiesto e ottenuto al termine dei primi tre mesi di contributi una prima proroga che ha esteso il sostegno per altri due mesi; di queste 276 hanno avuto bisogno di essere aiutate anche oltre questo periodo. “Fra le persone maggiormente in difficoltà – si legge in un comunicato emesso oggi – ad agganciare la ripresa, gli stranieri con il 57,1% superano gli italiani (42,9%), la fascia di età più rappresentata è quella compresa tra i 35 e i 45 anni (38,3%), seguita da coloro che hanno tra i 45 e i 54 anni (31,3%); le coppie con 1 o 2 minori sono il 38,8% alle quali si aggiungono coloro che hanno più di due figli a carico 11,9%”. Significativo rimane il peso dei cassaintegrati: sono il 44,1% sul totale di chi ha rinnovato la domanda di aiuto, una percentuale più alta rispetto al dato calcolato sul totale dei beneficiari (41%).
Ma se la crisi non ha mollato la presa sulla fascia più debole della popolazione, “fortunatamente non si è nemmeno arrestata la generosità. Partito con una dotazione inziale di 4 milioni di euro (2 della diocesi e 2 del Comune di Milano), con le donazioni di cittadini e fedeli, il Fondo san Giuseppe ha più che raddoppiato tale cifra raggiungendo 9.061.020 euro”.

© Riproduzione Riservata

Quotidiano

Quotidiano - Italiano

Mondo