“Tra le novità da segnalare, da settembre i centri di ascolto delle parrocchie torneranno ad essere l’unica porta di accesso al Fondo San Giuseppe”: lo si legge in una nota che accompagna il report del fondo istituito da diocesi e comune di Milano per far fronte alla crisi generata dalla pandemia. “Con il ripristino dei colloqui in presenza, infatti, viene sospesa la possibilità di richiedere l’aiuto presentando la propria candidatura sul sito, una misura straordinaria che era stata introdotta nei mesi passati per sopperire alla impossibilità dei volontari ad incontrare di persona i potenziali beneficiari. Un segnale di ritorno alla normalità”. Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, incaricata di gestire il fondo, afferma: “Nessuno ha la sfera di cristallo e può sapere cosa ci riserverà il futuro tantomeno in una situazione del tutto inedita come quella che ha prodotto il Covid. Comunque anche senza considerare gli effetti dello sblocco dei licenziamenti e degli sfratti che potremo misurare solo in autunno, già ora possiamo dire che la pandemia lascerà ferite profonde nel tessuto sociale. Molti di coloro che hanno perso il lavoro o sono finiti in cassa integrazione soprattutto in quei settori che più duramente hanno subito il lockdown, non sono ancora in grado di rialzarsi e di camminare con le loro gambe”.
Per costoro “i tempi di riabilitazione saranno più lunghi rispetto a quanto era stato preventivato all’inizio della crisi. Per questa ragione la Caritas Ambrosiana continuerà a sostenere le situazioni più fragili tramite il Fondo san Giuseppe voluto dall’arcivescovo Delpini e il Fondo di assistenza diocesano. Ma contemporaneamente, tramite il Fondo Diamo lavoro, favorirà anche la riqualificazione professionale e l’inserimento nelle aziende che sono ripartite: il solo modo per traghettare fuori dalla crisi chi ne è stato colpito”.
La diocesi di Milano ha istituito vari fondi contro la crisi: il San Giuseppe, con dotazione di oltre 9 milioni di euro; il Fondo diocesano di assistenza (con fondi propri della Caritas Ambrosiana), pari a 1,7 milioni di euro; il Fondo Diamo lavoro, strumento di politica attiva del lavoro; il Fondo di assistenza diocesano, misura creata oltre 20 anni fa per sostenere situazioni di particolare fragilità, dotato nel 2019 di una disponibilità di 350mila euro.