“Vogliamo unire la nostra voce e preghiera a quella dei tanti fratelli e sorelle che da Haiti esprimono sofferenza e preoccupazione per le sorti delle proprie famiglie e del loro stesso Paese”. È uno dei passaggi dell’invito del vescovo di Assisi, mons. Domenico Sorrentino, in occasione dell’appuntamento di preghiera per la pace che si ripete il 27 di ogni mese, questa volta dedicato al popolo di Haiti. L’appuntamento, voluto dal vescovo e portato avanti dalla Commissione diocesana per lo “Spirito di Assisi” – ricorda la diocesi – si ripete con cadenza mensile in ricordo dello storico incontro interreligioso del 1986 voluto da San Giovanni Paolo II. “Il sangue del presidente Jovenel Moïse, brutalmente ucciso in circostanze che fanno sospettare un complotto internazionale, grida a Dio, come grida l’indigenza di una popolazione che da tanti anni occupa gli ultimi posti della classifica dei Paesi più poveri”, sottolinea il vescovo: “Per l’intero popolo di Haiti – l’indicazione di mons. Sorrentino – uniamo la nostra invocazione. Ci stringiamo in particolare intorno ai bambini e alle bambine di Haiti che hanno diritto a scrutare una speranza nel proprio orizzonte di vita. Chiediamo a Dio di proteggere i missionari e tutte le donne e gli uomini che sono in quei luoghi per accompagnarne lo sviluppo integrale e di convertire coloro che aderiscono alle bande armate che anche ultimamente si sono macchiate di rapimenti e di altri orribili delitti. Preghiamo perché la comunità internazionale metta in atto tutte le misure necessarie a garantire agli abitanti di Haiti i più elementari diritti umani”.