Un cittadino dell’Ue su quattro riferisce di sentirsi “solo” durante i primi mesi della pandemia di coronavirus: è quanto emerge da un rapporto del Centro comune di ricerca (Jrc) della Commissione, presentato oggi. Il rapporto contiene le ultime prove sulla solitudine e l’isolamento sociale nell’Ue e analizza il sondaggio della “Fondazione europea per il miglioramento delle condizioni di vita e di lavoro”, che mostra come “i sentimenti di solitudine” siano “raddoppiati in tutte le fasce d’età nei primi mesi della pandemia”. La solitudine tra i giovani di 18-35 anni è quadruplicata rispetto al 2016, sostiene il rapporto. “Anche la copertura mediatica in tutta l’Ue sul fenomeno della solitudine è raddoppiata durante la pandemia, con una consapevolezza del problema che varia ampiamente tra gli Stati membri”. Il rapporto del Jrc esplora in particolare le iniziative per affrontare la solitudine in 10 Stati membri dell’Unione. Il vicepresidente della Commissione, Dubravka Šuica, ha dichiarato: “La pandemia di coronavirus ha portato in primo piano problemi come la solitudine e l’isolamento sociale. Questi sentimenti esistevano già, ma c’era meno consapevolezza pubblica di essi. Con questo nuovo rapporto, possiamo iniziare a comprendere e affrontare meglio questi problemi”. Insieme con altre iniziative, come il Libro verde sull’invecchiamento, “abbiamo l’opportunità di riflettere su come costruire insieme una società più resiliente e coesa e un’Ue più vicina ai suoi cittadini”. Il commissario per la ricerca, Mariya Gabriel, ha aggiunto: “la solitudine è una sfida che colpisce sempre più i nostri giovani. Ma per affrontare efficacemente qualsiasi sfida dobbiamo prima capirla. I nostri scienziati del Joint Research Center stanno fornendo preziose informazioni sulla solitudine e su come le persone sono state colpite dalla pandemia. Questo nuovo rapporto ci fornisce una base per un’analisi più ampia, in modo che la solitudine e l’isolamento sociale possano essere pienamente compresi e affrontati in Europa”. Il progetto Ue include una nuova raccolta di dati sulla solitudine, da effettuare nel 2022, e la creazione di una piattaforma web per monitorare la solitudine nel tempo e in tutta Europa.