“Abbiamo appena celebrato la liturgia in occasione della prima Giornata mondiale dei nonni e degli anziani. Un applauso a tutti i nonni!”. Così il Papa, dopo l’Angelus di oggi, guidato dalla sua finestra che si affaccia in piazza San Pietro. “Nonni e nipoti, giovani e anziani insieme hanno manifestato uno dei voti più belli della Chiesa e hanno mostrato l’alleanza tra le generazioni”, ha proseguito Francesco: “Invito a celebrare questa Giornata in ogni comunità, ad andare a trovare i nonni e gli anziani, quelli che sono più soli per consegnare loro il mio messaggio ispirato alla promessa di Gesù: ‘Io sono con te tutti i giorni'”. “Prego il Signore che questa festa aiuti noi che siamo più avanti negli anni a rispondere alla sua chiamata in questa stagione della vita e mostri alla società il valore della presenza dei nonni e anziani, soprattutto in questa cultura dello scarto”. “I nonni hanno bisogno dei giovani e i giovani dei nonni”, ha ribadito il Papa: “Devono interloquire, devono incontrarsi. I nonni hanno la linfa della storia che sale e dà forza all’albero che cresce. Mi viene in mente quel passo di un poeta: ‘tutto quello che l’albero ha di fiorito viene da quello che è sotterrato”. “Senza dialogo tra giovani e nonni la storia non va avanti, la vita non va avanti”, l’appello di Francesco: “Riprendere questo è una sfida per la nostra cultura. I nonni hanno diritto a sognare guardando i giovani, e i giovani hanno diritto al coraggio della profezia prendendo linfa fai nonni. Fate questo: incontrare nonni e giovani e parlare, interloquire, e farà felici a tutti”.