“Si sono aperte a Tokyo le trentaduesime Olimpiadi. In questa pandemia i Giochi siano un segno di speranza, un segno di fratellanza universale all’insegna del sano agonismo”. È l’augurio del Papa, al termine dell’Angelus di oggi in piazza San Pietro. “Dio benedica gli organizzatori, gli atleti e tutti coloro che collaborano per questa grande festa dello sport”, ha proseguito Francesco, che alla fine della preghiera mariana, oltre alle parole dedicate ai nonni e alla Giornata a loro dedicata, ha ricordato le “piogge torrenziali” che hanno colpito nei giorni scorsi la Cina, provocando “devastanti inondazioni”: “Prego per le vittime e le loro famiglie, ed esprimo la mia vicinanza e solidarietà a tutti coloro che soffrono per questa calamità”.