Iniziati lo scorso 19 luglio, si chiudono oggi a Erbil gli esercizi spirituali del clero iracheno presieduti dal patriarca, card. Louis Raphael Sako. Circa 80 tra vescovi e sacerdoti si sono confrontati sul tema del sacerdozio, della fedeltà alla chiamata sacerdotale davanti alle sfide attuali. La giornata di ieri, secondo quanto riportato dal Patriarcato caldeo, ha visto Mar Sako tenere una conferenza sulla spiritualità della liturgia caldea che, ha detto, “dovrebbe essere appropriata per il nostro tempo così da diventare sempre di più la liturgia del popolo”. Il cardinale si è soffermato anche sull’allestimento della chiesa, dell’altare, delle decorazioni, e sui ruoli del celebrante, del diacono, del popolo e del coro. Circa l’omelia, il patriarca ha ribadito che “deve essere breve ed espressiva”. Durante gli esercizi spirituali non sono mancati momenti di svago come la partita di calcio, il 22 luglio, tra i preti della diocesi di Baghdad e quelli delle diocesi del Nord Iraq. La squadra della capitale ha perso 3 a 2 dopo aver sbagliato anche un calcio di rigore.