(Amatrice) “Il tempo che abbiamo davanti è uno soltanto: quello della rinascita e del ripopolamento di territori e borghi bellissimi, nel mentre si ricostruiscono gli edifici e gli spazi pubblici. Ne è simbolo il progetto della Casa Futuro dell’Istituto Don Minozzi, il cui avvio è prossimo, dove potranno rivivere edifici e spazi di notevole valore per un ampio territorio, volano per la nuova Amatrice”. Lo afferma Giovanni Legnini, commissario straordinario alla ricostruzione Sisma 2016, nel libro “Andare Oltre. L’azione della Chiesa nei luoghi del terremoto”, presentato ieri sera, 22 luglio, ad Amatrice.
Un volume di oltre 160 pagine, realizzato dalla diocesi reatina per raccontare il proprio impegno nel post-terremoto. “L’opera di ricostruzione e rinascita” per il commissario “non può essere immaginata, progettata e realizzata in modo disgiunto dalla ricostruzione fisica. La cura e la custodia per le prossime generazioni della bellezza naturale e culturale che caratterizza i territori dell’Appennino, dovrà essere il filo conduttore dell’opera di ricostruzione e rinascita. Solo se sapremo garantire una ricostruzione di qualità, improntata alla sicurezza sismica e idrogeologica, allo sviluppo sostenibile da un punto di vista sociale ed ambientale, all’innovazione e all’efficienza energetica, potremo porre le condizioni per un nuovo tempo di vita per questi straordinari territori”. Diversamente, scrive Legnini, citando mons. Domenico Pompili, vescovo di Rieti, “disertare questi luoghi sarebbe ucciderli una seconda volta. E questo nessuno di noi se lo può permettere”.
Il commissario fa anche il punto sulla ricostruzione: “Nei primi mesi del 2021 il ritmo delle procedure e dell’apertura dei cantieri, nonostante la pandemia, è più che triplicato, rispetto allo stesso periodo del precedente anno: esistono quindi ulteriori margini per migliorare la speditezza della ricostruzione”. Ma perché questa avanzi “sarà fondamentale che ciascuno faccia la sua parte. Bisogna, dunque, ‘andare oltre’ anche quella tendenza, talvolta eccessiva e fuorviante, a prendersela con gli altri se le cose non vanno. Questo sarà tanto più possibile se le istituzioni, ai tre livelli di governance (Comuni, Regioni e Stato) manterranno e miglioreranno ulteriormente, come è necessario che accada, il livello di attenzione e tensione positivamente dimostrato nell’anno a cavallo tra il 2020 e il 2021”.