Da oggi è in vigore “un’estensione dell’ambito di applicazione del regolamento generale di esenzione per categoria”, misura adottata dalla Commissione europea che “consentirà agli Stati membri di attuare determinate misure di aiuto senza un esame preliminare da parte della Commissione”, spiega una nota da Bruxelles. Potranno cioè evitare la cosiddetta “notifica preventiva” sia gli aiuti concessi dalle autorità nazionali per progetti finanziati attraverso alcuni programmi dell’Ue gestiti a livello centrale nell’ambito del nuovo quadro finanziario pluriennale, sia alcune misure di aiuto di Stato a sostegno della transizione verde e digitale che sono però anche utili per la ripresa economica dei Paesi. Secondo la Commissione questa è “un’importante semplificazione che facilita la rapida attuazione delle misure da parte degli Stati membri, se sono soddisfatte le condizioni che limitano la distorsione della concorrenza nel mercato unico”.
Sarà perciò “più semplice per gli Stati membri fornire rapidamente i finanziamenti necessari per sostenere una ripresa sostenibile e resiliente dagli effetti economici della pandemia di coronavirus”, ha spiegato la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager. Potranno perciò essere erogati aiuti di Stato per finanziare progetti o prodotti finanziari che rientrano in programmi quali InvestEU, Orizzonte 2020 o Orizzonte Europa, e Interreg, e in particolare aiuti a progetti di efficienza energetica nell’edilizia, alle infrastrutture di ricarica e rifornimento per veicoli stradali a basse emissioni, a reti fisse a banda larga, reti mobili 4G e 5G, o progetti transeuropei nell’ambito dell’infrastruttura per la connettività digitale.