“Tenere sempre viva la memoria del commissario Boris Giuliano è un dovere per tutte le istituzioni che devono continuare a trasmettere alle nuove generazioni il valore del sacrificio e dell’alto servizio offerto alla Repubblica da questo servitore dello Stato”. Lo ha dichiarato il ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, in occasione del 42° anniversario dell’omicidio di Boris Giuliano, funzionario di Polizia a capo della Squadra mobile di Palermo, freddato il 21 luglio del 1979 con sette colpi di pistola alla schiena in un agguato compiuto da Leoluca Bagarella.
Per la titolare del Viminale, “le sue intuizioni investigative, maturate in un periodo difficilissimo della lotta dello Stato contro Cosa nostra e le sue ramificazioni internazionali, sono ancora oggi attuali nell’impegno quotidiano delle Forze di polizia nel contrasto alle attività illecite in continua evoluzione della criminalità organizzata”.
Oggi, nella ricorrenza, a Palermo si è svolta una cerimonia di commemorazione in via Francesco Paolo Di Blasi, luogo in cui fu assassinato. Anche a Messina sono state intraprese diverse iniziative per ricordare la figura e il sacrificio del loro cittadino onorario, tra cui la scopertura di una targa in suo onore nel piazzale della Questura.