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Conferenza sul futuro dell’Europa: allargata la composizione della plenaria. A settembre iniziano a lavorare i panel dei cittadini

(Foto: Commissione europea/Sir)

Alla sesta riunione del Comitato esecutivo della Conferenza sul futuro d’Europa, la prima della presidenza slovena del Consiglio, si è deciso di aggiungere nella composizione della Conferenza plenaria sei rappresentanti delle autorità regionali, sei di quelle locali e quattro in più rispetto agli otto già presenti, in rappresentanza dei partner sociali. La plenaria raggiunge così quota 449 membri. Questo “aggiornamento mira a portare l’Europa oltre le sue capitali e a dare più voce ai cittadini”, ha spiegato Gašper Dovžan, ministro sloveno per gli Affari europei, uno dei tre co-presidenti del Comitato. “Vogliamo che il maggior numero possibile di loro, ovunque si trovi, dica la propria idea, in modo da poter sentire in che Europa si vuole vivere tra 30 anni”. Alla riunione si è parlato anche del massiccio piano per la comunicazione, che Parlamento, Consiglio e Commissione hanno preparato congiuntamente per sostenere la partecipazione dei cittadini alla piattaforma digitale. “Le discussioni e gli adeguamenti delle regole di oggi indicano che ci stiamo avvicinando alla fine della fase di progettazione della Conferenza”, ha commentato Guy Verhofstadt, che co-presiede il Comitato in rappresentanza del Parlamento. Mentre proseguirà nelle prossime settimane la raccolta di idee e proposte attraverso la piattaforma, si guarda a settembre, quando “i panel di cittadini inizieranno i lavori”, ha spiegato Verhofstadt. “Attendiamo con impazienza la prossima fase del processo: sono proprio le deliberazioni dei panel dei cittadini europei l’aspetto veramente innovativo della Conferenza”, ha aggiunto Dubravka Šuica, terza co-presidente, per la Commissione.

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