Recovery Plan: Stanzione (Garante privacy), “riforme indicate dal Pnrr considerino la protezione dei dati”

“Le riforme indicate dal Pnrr – tra le quali l’innovazione digitale occupa, comprensibilmente, una posizione centrale – devono essere realizzate considerando anche, tra i parametri essenziali, la protezione dei dati, quale fattore di vantaggio competitivo per il sistema-Paese e, assieme, presupposto di legittimazione dell’azione pubblica”. Lo ha affermato questa mattina Pasquale Stanzione, presidente dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali, presentando alla Camera dei deputati la Relazione annuale sull’attività svolta nel 2020.
“Inscrivere nel processo riformatore adeguate garanzie per la privacy vuol dire, infatti, infondere nei cittadini fiducia nell’operato delle pubbliche amministrazioni e, ad un tempo, favorire un’innovazione ‘sicura’ e, per ciò, competitiva perché scevra da rischi, oltre che non regressiva in termini di diritti e di libertà”, ha spiegato Stanzione, secondo cui un “tassello ulteriore” è rappresentato dalla “promozione di una cultura della protezione dei dati, che – anche grazie allo strumento dei codici di condotta, la cui adozione nei vari settori si sta perfezionando – dovrebbe divenire oggetto di un vero e proprio processo d’introiezione, affinché la compliance assurga a forma e regola dell’azione di soggetti privati e pubblici”. “La protezione dei dati, rappresentando un fattore reputazionale sempre più determinante, costituisce del resto un volano per lo sviluppo e la competitività di aziende che sappiano mostrarsi compliant e anche per questo va promossa”, ha proseguito il Garante. “Uno strumento importante di tutela sarà rappresentato dall’estensione del Registro delle opposizioni alle utenze mobili, così da contrastare buona parte di questo fenomeno, idoneo a determinare turbamenti anche significativi nella vita privata soprattutto dei soggetti più fragili, come gli anziani, in danno dei quali può risolversi addirittura, nei casi peggiori, in vere e proprie truffe”.

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