Usura: Consulta nazionale e Iccrea Banca, un accordo per sostenere famiglie e imprese a rischio

Iccrea Banca e Consulta nazionale antiusura “San Giovanni Paolo II” onlus hanno siglato un accordo quadro per rafforzare il reciproco impegno nel contrasto al fenomeno dell’usura. L’intesa assicurerà, anzitutto, una maggiore efficacia nella gestione e nel presidio delle garanzie prestate dalle Fondazioni e associazioni aderenti alla Consulta, che fanno leva sulle risorse del Fondo per la prevenzione del fenomeno dell’usura (stanziato dal ministero dell’Economia e delle Finanze).
“Con l’adozione di questo schema, sarà possibile generare sul territorio un percorso virtuoso e un’azione concreta per evitare che le fasce più deboli vengano esposte ai rischi e alle conseguenze legate a questo drammatico fenomeno ancora fortemente attuale”, si legge in una nota.
Iccrea Banca e Consulta nazionale antiusura intendono, nell’ambito dell’accordo, “promuovere anche iniziative di educazione finanziaria e al risparmio e rivolte a persone, famiglie e piccoli imprenditori e artigiani. Informazione e conoscenza sono infatti risorse fondamentali per prevenire situazioni di sovra indebitamento (che possono portare un’esposizione al rischio usura) e, nel contempo, per ridurre il rischio di accesso al circuito illegale dell’usura”.
Della Consulta nazionale antiusura “San Giovanni Paolo II” onlus a oggi ne fanno parte 32 soggetti distribuiti su tutto il territorio nazionale. “La crisi economica e finanziaria da Covid-19 con la conseguente crisi di liquidità impone il ripensamento di certi meccanismi consolidati del sistema finanziario che purtroppo favoriscono operazioni di credito speculative, a discapito del credito per le famiglie e le imprese – dichiara Luciano Gualzetti, presidente della Consulta nazionale antiusura –. Si rende necessario, pertanto, creare delle sinergie tra il sistema bancario e le comunità dei territori affinché anche alle categorie più fragili dal punto di vista della bancabilità siano offerte opportunità e fiducia e non rimangano escluse dal credito legale. Il Credito cooperativo può continuare a dare il suo contributo per ritornare allo spirito della banca di comunità il cui valore, oggi, non viene sempre contemplato come merita, ma che è necessario per favorire così crescita e sviluppo economico, insieme a inclusione sociale nei territori in cui opera”.
“Grazie all’accordo siglato con Consulta nazionale antiusura vogliamo dare un segno forte della nostra presenza sui territori – commenta Giuseppe Maino, presidente di Iccrea Banca –. Il Credito cooperativo, fin dalla sua nascita, ha fatto della lotta all’usura una colonna portante della sua azione. Ecco perché il ruolo sociale che ciascuna Bcc svolge per le proprie comunità non si limita all’erogazione di prodotti, servizi e consulenza, ma vuole essere una spinta allo sviluppo e soprattutto alla protezione delle fasce più deboli e a rischio, anche attraverso azioni di educazione finanziaria e al risparmio”.

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