Tra i mega atenei statali (quelli con oltre 40mila iscritti) nelle prime due posizioni si mantengono stabili, rispettivamente, l’Università di Bologna (punteggio di 91,8), inseguita dall’Università di Padova (88,7). Seguono, scambiandosi le posizioni della precedente annualità, La Sapienza di Roma (85,5) e l’Università di Firenze (85). È quanto emerge dalla Classifica Censis delle Università italiane (edizione 2021/2022) diffusa oggi. Stabile in quinta posizione l’Università di Pisa (84,8), davanti all’Università di Torino (82,8). Ultima tra i mega atenei statali è l’Università di Napoli Federico II (73,5), preceduta dall’Università di Bari in penultima posizione (79,5).
Tra i grandi atenei statali (da 20mila a 40mila iscritti), l’Università di Perugia mantiene la posizione di vertice (93,3). Sale di sei posizioni l’Università di Salerno (91,8), che passa dall’ottavo al secondo posto, mentre arretra di una posizione l’Università di Pavia (91,2). Anche quest’anno l’Università di Trento è prima nella classifica dei medi atenei statali (da 10.000 a 20.000 iscritti), con un punteggio pari a 97,3. L’Università di Siena (94) scala una posizione e si colloca al secondo posto, scavalcando l’Università di Sassari (92,8), che retrocede in terza, a pari merito con l’Università di Udine, che avanza di tre posizioni. Per quanto riguarda i piccoli atenei statali(fino a 10.000 iscritti), l’Università di Camerino difende la prima posizione (98,2), seguita dall’Università di Macerata (86,5) punti e che per classe dimensionale non si colloca più tra i medi atenei statali. Scalano la classifica due atenei laziali, l’Università di Cassino (84,7) e l’Università della Tuscia (84,3), e un ateneo campano, l’Università del Sannio (84,0), che grazie alle posizioni guadagnate si collocano al terzo, quarto e quinto posto della classifica. La classifica dei politecnici è guidata anche quest’anno dal Politecnico di Milano (con 93,3 punti) e vede al secondo posto lo Iuav di Venezia (90,3) e al terzo (ma quasi a pari merito) il Politecnico di Torino (90,2), seguito dal Politecnico di Bari (86,0). Infine, tra i grandi atenei non statali (oltre 10.000 iscritti) è in prima posizione anche quest’anno l’Università Bocconi (96,2), seguita dall’Università Cattolica (80,2). Tra i medi (da 5.000 a 10.000 iscritti) è la Luiss a collocarsi in prima posizione (94,2), seguita dalla Lumsa (85,8). Tra i piccoli (fino a 5.000 iscritti) la Libera Università di Bolzano continua a occupare il vertice della classifica (101,0), seguita in seconda posizione dall’Università di Roma Europea (91,2).