Sono state firmate oggi, e diventano immediatamente esecutive, undici nuove ordinanze speciali in deroga del commissario straordinario Giovanni Legnini per la ricostruzione dei centri storici e dei borghi più danneggiati dal terremoto del 2016 in Appennino. Le ordinanze, che consentono la realizzazione delle opere pubbliche urgenti e indispensabili per la ricostruzione privata utilizzando deroghe alla normativa per abbreviare i tempi di costruzione, riguardano la ricostruzione di Arquata del Tronto (Ap), Accumoli (Ri), Campotosto (Aq), Cascia, Preci, Norcia e la sua frazione di Castelluccio (Pg), Castelsantangelo sul Nera, Ussita e Pieve Torina (Mc) e le scuole di Montegiorgio (Fm). Con questi provvedimenti si prevedono nell’insieme circa 100 interventi, per ciascuno dei quali si indicano e si motivano le deroghe alle norme di carattere generale che si utilizzeranno per l’esecuzione. Le nuove opere comportano un impegno di spesa di 237 milioni di euro, di cui quasi 150 aggiuntivi, a valere sui fondi del Commissario per la ricostruzione pubblica. Grazie alla corsia veloce delle deroghe, per gran parte di questi interventi che risultano propedeutici alla ricostruzione privata, si prevedono tempi di consegna molto più brevi. Quelle di oggi vanno ad aggiungersi alle altre nove ordinanze speciali firmate nelle scorse settimane dal commissario Legnini, quelle per Amatrice (Ri), Camerino (Mc), la sua Università, per la basilica di Norcia (Pg), le scuole di Ascoli, Teramo e San Ginesio (Mc), per gli edifici Ater della provincia di Teramo e per il comune di Valfornace (Mc). Nel complesso le venti ordinanze speciali dispongono oltre 220 interventi, per una spesa complessiva di 514 milioni di euro, 259 dei quali aggiuntivi. “Con le venti Ordinanze – spiega Legnini – prende corpo la strategia della ricostruzione dei centri storici più colpiti dal sisma, fin qui sostanzialmente paralizzata a causa delle grandi difficoltà progettuali e organizzative, determinate dall’elevatissimo grado di distruzione, ma anche dalla debolezza degli apparati pubblici. In questo modello sarà centrale il ruolo dei sub commissari Fulvio Soccodato e Gianluca Loffredo, e degli Uffici speciali delle quattro Regioni, che assumono la nuova funzione di soggetti attuatori degli interventi pubblici, d’intesa con i Comuni. Nelle prossime settimane – ha concluso il commissario – sarà approvato un nuovo pacchetto di ordinanze in deroga per un altro gruppo dei Comuni che hanno avuto i maggiori danni”. Tra le nuove ordinanze anche quella del ripristino di del complesso monumentale di Sant’Eutizio, “di straordinaria importanza storica e artistica e di forte valore simbolico e identitario, molto danneggiato dal sisma”.