Uno ad uno sta visitando i ventuno oratori messi in campo dalle parrocchie in questa estate 2021. Su invito, ma spesso a sorpresa, in questi giorni il vescovo di Prato, mons. Giovanni Nerbini, è impegnato nel fare il giro dei grest per incontrare ragazzi e animatori e per condividere con loro questa importante esperienza proposta in un periodo non facile come quello che stiamo vivendo. “Ovunque ho visto ottimi segnali di ripresa – dice il presule – e non posso che rallegrarmi. Sto vedendo attività ben fatte, tanta voglia di esserci e di divertirsi e questo è l’aspetto più positivo. Nei ragazzi si percepisce la gioia di stare insieme e la soddisfazione di aver ritrovato una normalità che non è fatta solo di svago e di gioco ma una occasione di crescita”.
In alcune parrocchie il vescovo ha celebrato la messa, in altre ha tenuto una catechesi sul valore della preghiera, in altre ancora ha partecipato a canti e balli. Ha avuto modo di parlare con i bambini e con i loro giovani animatori che anche quest’anno si sono messi a servizio dei più piccoli. “Ho avuto la conferma che i ragazzi hanno bisogno di essere ascoltati, capiti, incoraggiati. Dobbiamo proseguire su questa strada”, sottolinea mons. Nerbini.
Questi i numeri dell’Estate Ragazzi 2021 a Prato: 21 parrocchie (più le proposte di “Cieli aperti al Soccorso” e delle suore di Iolo a Gavinana sulla montagna pistoiese), oltre 1500 bambini e ragazzi coinvolti, supportati da 500 animatori. Un risultato ottenuto grazie alla Pastorale giovanile che ha compiuto un lavoro fondamentale di coordinamento e supporto dal punto di vista formativo, educativo e nel pieno rispetto delle norme sulla sicurezza.