Germania: Chiesa evangelica, 20 milioni di fedeli, numeri in calo. Vescovo Bedford-Strohm, “gli abbandoni ci interrogano”

Come la Chiesa cattolica, anche la Chiesa evangelica tedesca ha pubblicato le proprie statistiche: al 31 dicembre 2020 nelle 20 Chiese regionali e nelle 13.198 comunità, gli evangelici erano 20.236.210, per il 55% donne. Rappresentano cioè il 24,3% della popolazione tedesca (i cattolici sono il 26,7%), con un calo del 2,3% rispetto al 2019. Sono 220.000 le persone che hanno lasciato la Chiesa evangelica nel corso del 2020 (il 18% in meno rispetto all’anno precedente). Il numero dei battesimi si è quasi dimezzato (81.000); diminuite del 28% anche le cosiddette “ammissioni” alla Chiesa (sono state 18.000). Sono invece cresciuti del 4% i funerali (355.000 nel 2020): “Ciò corrisponde all’aumento generale dei decessi in Germania nel suo complesso”, spiega la nota dell’Ekd. “È stato doloroso per noi che le funzioni religiose, i battesimi, i funerali e i matrimoni abbiano avuto luogo solo in misura limitata negli ultimi 15 mesi. Gli incontri ci sono mancati”, ha commentato il presidente del Consiglio dell’Ekd, il vescovo Heinrich Bedford-Strohm, e ha aggiunto: “Ogni uscita dalla Chiesa mi preoccupa e mi fa interroga su cosa possiamo fare per convincere le persone riguardo al significato dell’appartenenza alla nostra Chiesa”.
L’Ekd ha nei mesi scorsi condotto un sondaggio per comprendere le ragioni di questi abbandoni, i cui risultati usciranno in autunno. Le prime valutazioni mostrano, anticipa l’Ekd in un comunicato, che solo “un quarto circa degli intervistati aveva ragioni specifiche” per compiere quel passo, mentre “la maggioranza degli intervistati ritiene che l’opera della Chiesa dia un contributo positivo alla società”. A calare del 5,4%, in relazione alla pandemia, anche le entrate: 5,63 miliardi di euro nel 2020. Parole di gratitudine ha pronunciato Bedford-Strohm “per questi fondi, le donazioni e il volontariato di molte persone”, che rappresentano la base “per consentire il lavoro per i malati e i deboli nella società, per gli asili nido e le scuole, la pastorale”.

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