La Santa Sede “si posiziona tra le giurisdizioni più virtuose” nel settore finanziario: per l’attività di Vigilanza dell’Asif e per lo Ior – unico istituto autorizzato ad esercitare professionalmente attività di natura finanziaria. È quanto risulta dal resoconto dell’attività svolta dall’Autorità di supervisione e informazione finanziaria (Asif) nel corso del 2020. A livello globale – si legge nel Rapporto diffuso oggi – “la giurisdizione ha ricevuto una delle migliori valutazioni, al pari dei Paesi più attivi nella lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo”. Il rapporto dà ampio conto dei risultati della valutazione di Moneyval, il Comitato di Esperti del Consiglio d’Europa per la lotta al riciclaggio del denaro e al finanziamento del terrorismo che, per la prima volta, si è concentrata sull’effettivo funzionamento del sistema di prevenzione e contrasto e del finanziamento del terrorismo. Le precedenti valutazioni, infatti, avevano riguardato la sola conformità agli standard internazionali. “Il giudizio finale ottenuto – si legge nel Rapporto – premia la serietà e il rigore dell’approccio seguito dalla Santa Sede e dallo Stato della Città del Vaticano”. In sintesi, rispetto agli undici criteri su cui si basa la valutazione di Moneyval, la giurisdizione vaticana ha ottenuto una valutazione di “efficacia sostanziale” per 5 di essi, e di “efficacia moderata” per gli altri: in nessun ambito si è avuta una valutazione di “efficacia bassa”. L’esito positivo del processo di valutazione ha ricevuto un’importante conferma nella decisione, assunta in seduta “plenaria” da Moneyval, di sottoporre a “follow-up” ordinario la giurisdizione vaticana, al pari di pochi altri Paesi. Tale decisione comporta che la prossima valutazione sui progressi conseguiti sulla conformità, rispetto alle azioni raccomandate dal team dei valutatori, avverrà tra tre anni e quella sull’efficacia tra cinque, tramite, in quest’ultimo caso, una nuova ispezione. Il Rapporto fornisce un ampio resoconto dell’attività svolta dall’Asif nel corso del 2020, che è stato per l’Asif un anno intenso, e non solo a causa della pandemia. A gennaio avveniva il rientro nel circuito di scambio informativo del Gruppo Egmont (Egmont Secure Web); ad aprile si insediava una nuova direzione, per affiancare il presidente, nominato a novembre 2019 e al fine di meglio supportare gli accresciuti impegni dell’Autorità, l’organico disponibile passava da 9 a 13 unità. Alla fine dell’anno veniva approvato un nuovo statuto che, tra le altre cose, ne definiva più adeguatamente la struttura, separando il precedente Ufficio Vigilanza e Regolamentazione nell’Ufficio Vigilanza e nel nuovo Ufficio Regolamentazione e Affari Legali.