Unicef e Sinopharm hanno siglato un accordo di lungo periodo per la fornitura del vaccino virale inattivato Bbibp-CorV contro il Covid-19 per conto della Covax facility. Attraverso l’accordo, l’Unicef avrà accesso a 120 milioni di dosi del vaccino entro la fine del 2021 da distribuire ai Paesi e ai territori che partecipano all’Advance market commitment della Covax facility e ai Paesi partecipanti che si auto finanziano. Questo è il 7° accordo di fornitura che l’Unicef ha firmato per i vaccini per il Covid-19 per conto di Covax. Gli accordi precedenti sono stati annunciati con il Serum institute of India, Pfizer, AstraZeneca, Human vaccine, Moderna e Janssen pharmaceutica Nv. Il vaccino Sinopharm per il Covid-19 ha ricevuto l’Emergency use listing a maggio. L’accordo include anche un’opzione d’acquisto di ulteriori 60 milioni di dosi nell’ultimo trimestre del 2021 e 50 milioni di dosi nella prima metà del 2022, se necessario – arrivando a un totale potenziale di 170 milioni di dosi del vaccino Sinopharm disponibili per i partecipanti a Covax. La distribuzione potrebbe cominciare agli inizi di agosto nei Paesi pronti a ricevere il vaccino. L’obiettivo è di “aiutare a rispondere alla fase acuta della pandemia globale entro la fine del 2021 fornendo un accesso rapido, equo e economicamente sostenibile a vaccini sicuri e efficaci per tutti i paesi e territori partecipanti, a prescindere dal livello di reddito”. La Covax facility, co-guidata da Gavi, Cepi e Oms insieme con l’Unicef, ha l’obiettivo di fornire l’accesso a vaccini per il Covid-19 di qualità assicurata, garantendo la protezione degli operatori sanitari e sociali in prima linea e degli altri gruppi vulnerabili e ad alto rischio.