Esperienze, strumenti e scenari di advocacy della vita consacrata saranno al centro del quinto appuntamento di “Sisters Empowering Women”, lanciato dall’Unione internazionale delle superiore generali (Uisg) e in programma domani dalle 14 alle 16. “Advocacy: collegare il locale con il globale” è il titolo dell’evento che sarà trasmesso gratuitamente per tutti in diretta streaming su Zoom e sul canale YouTube della Uisg. Le relatrici saranno: suor Sheila Kinsey, co-segretaria esecutiva della Commissione Giustizia, pace e integrità del Creato (Jpic) dell’Usg-Uisg; suor Eilís Coe, insegnante e facilitatrice impegnata nell’advocacy; suor Norma Pimentel, direttrice esecutiva di Catholic Charities of the Rio Grande Valley; suor Angela Reed, direttrice di Mercy Global Action; suor Donatus Lili, vice coordinatrice di Religious Against Human Trafficking. Seguirà un momento di confronto tra i partecipanti e poi la testimonianza di suor Judith Padasas, membro del team di coordinamento di Talitha Kum Filippine.
Nel 2020 – si ricorda in una nota – la Uisg ha lanciato il progetto “Sisters Advocating Globally”, in collaborazione con il Global Solidarity Fund (Gsf), per incrementare la capacità di advocacy attorno alle iniziative nel campo della tratta di persone, dell’ecologia integrale e dell’assistenza sanitaria, con la missione di costruire e formare una rete globale di suore che possano diventare organizzatrici e comunicatrici per il cambiamento. L’evento di domani darà spazio alla voce di religiose impegnate contro la tratta di persone, coordinate tra loro nell’iniziativa Uisg Talitha Kum, un’alleanza globale di 55 reti locali e regionali, composta da oltre 3.000 religiose e collaboratori in 90 Paesi. “In tutto il mondo, oltre mezzo milione di suore rispondono ai bisogni di persone marginalizzate e vulnerabili”, afferma suor Patricia Murray, segretaria esecutiva della Uisg: “Le suore sono presenti ovunque ci siano crisi umanitarie e, attraverso i loro ministeri, giocano un ruolo chiave nell’aiutare a realizzare gli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 dell’Onu. Nonostante la loro esperienza e competenza, spesso le loro voci non vengono ascoltate. Il progetto ‘Sisters Advocating Globally’ mira ad amplificare la voce delle religiose all’interno della comunità internazionale, creando una forte rete di alleate e partner”.