Povertà educativa: Vezzali (sottosegretaria), “lo sport ricopre un ruolo cruciale nella crescita dei più giovani”

“Sono particolarmente entusiasta della scelta di sfruttare la grande visibilità dei Giochi olimpici per lanciare messaggi sociali così importanti. Lo sport ricopre un ruolo cruciale nella crescita e nell’educazione dei più giovani: è capace di insegnare e trasmettere i grandi valori con gesti piccoli e semplici. Giocando si diventa coraggiosi, liberi, leali e giusti. Abbiamo il dovere morale e istituzionale di agire subito sulle drammatiche conseguenze della pandemia e in primis sulla povertà educativa. È una emergenza sociale che riguarda il futuro dei nostri figli e quindi il futuro del nostro Paese. Lo sport è pronto a fare la sua parte, perché noi sportivi non ci tiriamo mai indietro, anche dinanzi alle sfide più difficili”. Lo ha detto oggi Valentina Vezzali, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri con delega allo Sport, in occasione della presentazione, a Roma, della campagna di Sos Villaggi dei Bambini “Il futuro è in gioco”.
“Le iniziative Rai che hanno messo al centro l’infanzia in quest’ultimo anno che la pandemia ha reso pesantissimo per tutti, ma per i piccoli ancora di più, sono dure e confortanti al tempo stesso – ha spiegato Giovanni Parapini, direttore Rai per il Sociale -. Dure perché danno il senso di un’emergenza vera, di una crisi che ha allargato le aree di diseguaglianza e di povertà, economica educativa e in molti casi sanitaria, che ha approfondito i divari, che ha reso più aspre le differenze e le ingiustizie sociali. Però anche confortanti, perché non c’è stato mese in cui sia mancato il tema dell’aiuto all’infanzia tra quelli delle raccolte fondi e le campagne di sensibilizzazione che ogni settimana la Rai mette in campo per conto del Terzo Settore italiano”.
“Poter trasmettere quotidianamente su Rai 2 le storie di questi ragazzi sarà un onore per noi e un privilegio per i telespettatori – ha commentato Auro Bulbarelli, direttore di Rai Sport -. L’Olimpiade è per sua stessa natura un inno alla gioia, alla speranza e allo spirito di inclusione”.
“I bambini sono una componente essenziale, direi quasi preponderante, dell’attività che svolgiamo ogni giorno sul territorio, attraverso le nostre associazioni e società sportive dilettantistiche e tramite le nostre numerose iniziative – ha dichiarato Damiano Lembo, presidente Us Acli -. Come ente di promozione sportiva riconosciuto dal Coni, l’Unione sportiva Acli è un importante anello di congiunzione della promozione delle attività per soggetti fragili attraverso lo sport per tutti. Ci interessa non solo la crescita economica, ma anche quella dell’educazione e della formazione. Dopo la chiusura delle scuole e nuove forme di istruzione, c’è ancora nel nostro Paese un digital gap che taglia fuori tutta una fascia sociale e di età che non ha la possibilità di avere a disposizione materiali adeguati”.

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