Iraq: Patriarcato caldeo, “cordoglio e preghiera” per incendio ospedale a Nassiriya

“Profonda tristezza e cordoglio” sono stati espressi dalla Chiesa caldea, guidata dal patriarca, il card. Louis Raphael Sako, in seguito all’incendio scoppiato nell’ospedale Al-Hussein di Nassiriya, nella provincia di Dhi Qar, che ha provocato almeno 92 morti e 100 feriti. Il nosocomio era riservato a pazienti Covid. Circa le cause dell’incendio, media iracheni parlano di corto circuito con scintille di un cablaggio difettoso che si sarebbero diffuse fino ad arrivare a un serbatoio di ossigeno, facendolo esplodere. Il nuovo reparto aveva spazio per 70 posti letto ed è stato costruito solo tre mesi fa. È il secondo incendio in un ospedale in Iraq in tre mesi. Ad aprile, a Baghdad, erano morte 82 persone. “La Chiesa, nel porgere le condoglianze e la solidarietà ai familiari delle vittime, esprime loro la propria vicinanza e offre le sue preghiere affinché Dio conceda alle vittime misericordia. Possa questa catastrofe nazionale – si legge nel messaggio diffuso dal Patriarcato – risvegliare la coscienza dei funzionari iracheni affinché si liberino delle loro assurde lotte, si fortifichino e uniscano le loro forze per assumersi la responsabilità di superare questa fase difficile, in modo che il Paese si rialzi, offra sicurezza, stabilità e fornitura di servizi, e perché tali disastri non abbiano a ripetersi”.

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