Prende il via oggi a Roma alle 16, presso il ristorante Carnal, la campagna “Conosci la sua storia?”, nata nell’ambito del progetto Presidio di Caritas italiana che dal 2014 intende costruire azioni in grado di intervenire efficacemente sul tema dello sfruttamento lavorativo in agricoltura, tutelando i lavoratori e le lavoratrici in evidente stato di bisogno. “Grazie a loro, i prodotti della terra arrivano ogni giorno sulle nostre tavole, ma troppo spesso non ne conosciamo la storia”, ricorda l’ufficio politiche migratorie e protezione internazionale di Caritas italiana, che ha coinvolto alcuni tra i più noti chef italiani per migliorare la conoscenza e la percezione dell’opinione pubblica italiana sulle tante distorsioni della filiera agro alimentare, dove si registrano fenomeni di irregolarità lavorativa. Hanno aderito alla campagna: la chef Cristina Bowerman, lo chef Roy Caceres, lo chef Ciccio Sultano e lo chef Andrea Incerti Vezzani, tutti impegnati, a vario titolo, in attività di sensibilizzazione a favore delle persone più vulnerabili. Per gli chef, la campagna costituisce un’occasione unica per promuovere presso le comunità il valore del cibo e il rispetto di chi lo produce. Gli chef hanno contribuito gratuitamente alla campagna “Conosci la sua storia?” attraverso la realizzazione di video ricette in cui si utilizzano prodotti della terra, tipici delle Regioni in cui operano alcuni dei Presidi di Caritas italiana (Piemonte, Lazio, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia). Come più volte ricordato dal direttore di Caritas italiana, don Francesco Soddu “è necessario favorire una cultura del rispetto del cibo e del lavoro. Solo in questo modo si potrà garantire la costruzione di un sistema diffuso di legalità e giustizia”. Caritas italiana vuole quindi evidenziare la storia e i racconti dei territori dove si producono le materie prime, la passione dei tanti produttori e dei lavoratori, la valorizzazione del lavoro agricolo e della fatica che comporta, ma anche le degenerazioni della filiera agroalimentare, causate dalle logiche del mercato e del consumismo senza etica. L’iniziativa è nata da un’idea del Presidio Caritas Caserta e del Laboratorio artistico “Kalifoo Ground”.