“Il blocco del transito delle grandi navi” nella laguna di Venezia è “divenuto improcrastinabile, almeno per quanto riguarda il Bacino di San Marco e il Canale della Giudecca, alla vigilia della quarantaquattresima sessione allargata del Comitato del patrimonio mondiale Unesco, che discuterà, tra l’altro, lo stato di conservazione del sito della città storica di Venezia e della sua laguna”. Il ministro della cultura, Dario Franceschini, commenta l’adozione odierna, da parte del Consiglio dei ministri, del decreto che dichiara, sulla base del Codice per i beni culturali e il paesaggio, le vie urbane d’acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca di Venezia monumento nazionale in cui, dal 1 agosto 2021, è vietato il transito di navi aventi di stazza lorda superiore a 25mila tonnellate. “Il Governo – prosegue Franceschini – ha voluto imprimere una forte accelerazione a una decisione già adottata, con il bando di concorso per la realizzazione di approdi esterni, per evitare il rischio concreto dell’iscrizione della città nella lista del patrimonio mondiale in pericolo. Il provvedimento supera le stesse prescrizioni dell’Unesco, limitando il traffico alle navi di stazza inferiore alle 25mila tonnellate, e stabilisce un principio inderogabile, dichiarando monumento nazionale le vie urbane d’acqua Bacino di San Marco, Canale di San Marco e Canale della Giudecca di Venezia”.
Il decreto, oltre a stabilire delle compensazioni in favore delle compagnie di navigazione e del gestore del terminal di approdo interessati dal divieto di transito, nomina il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare Adriatico settentrionale di Venezia quale commissario straordinario per la realizzazione di almeno quattro punti di attracco temporanei nell’area di Marghera destinati anche alle navi da crociera di stazza superiore alle 25mila tonnellate, per la manutenzione dei canali esistenti e per gli interventi finalizzati alla sicurezza della navigazione.