Dialogo: Monastero Camaldoli, ufficialmente costituita una sezione giovanile dell’Amicizia ebraico-cristiana

Da oltre 40 anni il Monastero di Camaldoli ospita i Colloqui ebraico-cristiani. Da questa realtà è nato un gruppo di giovani, tra i 18 e i 35 anni, che hanno deciso ufficialmente di costituire la prima sezione giovanile della storia dell’Amicizia ebraico-cristiana (Aec).
Il gruppo si è incontrato al Monastero di Camaldoli, in provincia di Arezzo, nel weekend tra il 9 e l’11 luglio, si legge in una nota diffusa oggi, con l’obiettivo “di darsi alcuni appuntamenti annuali, diventando protagonisti di un dialogo interreligioso per giovani stabile e autentico”. L’evento è stato realizzato con il supporto dell’Ugei (Unione giovani ebrei d’Italia) e della Fcei (Federazione delle Chiese evangeliche italiane).
Tanti i relatori presenti che hanno contribuito alla riflessione: Marco Cassuto Morselli, presidente della Federazione amicizie ebraico-cristiane italiane; Matteo Ferrari, monaco di Camaldoli; Miriam Camerini, regista teatrale e studiosa di ebraismo; Claudia Milani, docente alla Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Un saluto è stato portato anche da don Giuliano Savina, direttore dell’Ufficio nazionale per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso della Cei.

Al termine del convegno, i soci fondatori della sezione giovani dell’Aec hanno votato i loro rappresentanti: Giacomo Ghedini, dottorando di ricerca in Storia, impegnato da anni nell’associazionismo cattolico, è stato eletto presidente. A lui si affiancano nel direttivo del gruppo: David Morselli (vice-presidente, ebreo); Gabriella Serra (segretaria-tesoriera, cattolica); Cindy Genre (consigliera, valdese); Elisa Ghiuzan (consigliera, avventista del 7° giorno).
La tre giorni ha fatto seguito a una settimana dedicata al dialogo tra ebrei e cristiani sotto la guida di Gadi Luzzatto Voghera, direttore della Fondazione Cdec, e Gabriele Bonaccini.
“Sono molto contento dell’esperienza di condivisione a Camaldoli, ringrazio tutte e tutti quelli che hanno partecipato e chi ha creduto in noi, rendendola possibile”, commenta il neo eletto presidente Giacomo Ghedini. “È stata un’occasione per conoscerci tra giovani appartenenti a tradizioni religiose differenti, per fare davvero amicizia – dice -. Il progetto di fondare questo nuovo gruppo di Aec è nato spontaneamente dal desiderio di dare maggior progettualità e continuità al dialogo interreligioso tra giovani, nella consapevolezza che vogliamo vivere il presente e il futuro del dialogo da protagonisti, eredi di un passato che ci chiama alla responsabilità”.
E conclude: “Personalmente, sono stato colpito dalla genuinità e profondità della condivisione delle esperienze di vita e di fede che si è presto imbastita tra i partecipanti e soci fondatori: nessun tentativo di proselitismo o sincretismo, ma tanta voglia di camminare insieme!”.
Info: aecgiovani@gmail.com.

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