Un seminario di “Terapia del sorriso” per 16 donne palestinesi di Gerusalemme Est. A organizzarla a fine giugno, nella parrocchia latina di Gerusalemme, è stato il Dipartimento servizi sociali del Patriarcato Latino di Gerusalemme che oggi rende nota la notizia. Il workshop rientrava all’interno del Programma per l’emancipazione delle donne (Women’s Empowerment Project) promosso all’inizio della pandemia di Covid-19. Il gruppo di donne destinatarie del seminario soffre per difficoltà economiche, molte di loro vivono di sussidi di disoccupazione, che a stento coprono i costi vivi dell’affitto delle loro case, soprattutto in alcune aree in cui gli affitti sono alti, come Beit Hanina e Shufat. Dall’inizio del 2020 la situazione è peggiorata, soprattutto perché la maggioranza di queste donne, o i loro mariti, lavoravano in hotel e ristoranti che dipendono principalmente dal turismo, il settore più colpito dalla pandemia. “Le donne di Gerusalemme Est soffrono per una forte pressione, pertanto questo progetto ha lo scopo non soltanto di rafforzarle dal punto di vista economico, ma anche a livello personale e psicologico, attraverso diversi workshop che saranno offerti in futuro, su temi tra cui competenze per la vita, terapia della risata, primo soccorso, pensiero positivo, e seminari di auto-valorizzazione”, ha spiegato Dima Khoury, direttrice del Dipartimento servizi sociali del Patriarcato. “Questi seminari – ha aggiunto – cercano di accrescere l’autostima delle donne. Le donne sono il fondamento e il pilastro di ogni nucleo familiare. Per questo le aiutiamo a scaricare la pressione e la rabbia in modo sano, così da essere in grado di dare. Non insegniamo loro cosa fare, ma offriamo idee e l’ambiente giusto per aiutarle a vedere la vita da una prospettiva diversa e più positiva, attraverso varie attività”. La terapia del sorriso “aiuta le donne a liberarsi dalle energie negative, e caricarsi invece con energie positive, attraverso diverse attività”.