“Per la Chiesa universale è stato un modello di pastore che parla nel nome di Cristo, accettando di dare la vita se necessario per la verità e per la libertà del popolo a lui affidato”. Così il presidente dei vescovi francesi, mons. Éric de Moulins-Beaufort, descrive il card. Laurent Monsengwo Pasinya, deceduto a Versailles nella giornata di ieri. Lo ha fatto in una lettera al card. Fridolin Ambongo Besungu, arcivescovo di Kinshasa e successore del card. Monsengwo alla guida dell’arcidiocesi della Repubblica democratica del Congo. La sua morte “ricorda a tutti la grande figura che è stata, le virtù di coraggio, lucidità e speranza che ha incarnato durante gli anni di grandi prove e grandi speranze per il vostro Paese”, aggiunge mons. de Moulins-Beaufort. Esprimendo le condoglianze, a nome dei presuli e anche a nome di tutti i cattolici di Francia, ai vescovi e i fedeli di “questo grande Paese così importante per gli equilibri dell’Africa e del mondo”, mons. de Moulins-Beaufort riferisce anche che mons. Crépy, vescovo di Versailles, “sebbene avvertito all’ultimo momento della presenza del card. Monsengwo e del suo stato di salute critico”, ha mandato a pregare con lui un sacerdote, che “è arrivato pochi minuti dopo la morte del cardinale”.